La stagione

La Boheme

G. Puccini

  • Premiere mondiale
  • Teatro Regio din Torino, 1 februarie 1896
  • L'Opera Romena Craiova Premiere
  • 20 octombrie 2011
  • Tempo di Lunghezza
  • aprox. 3h - trei pauze
  • Menzioni
  • Spectacol în limba italiană cu supratitrare în limba română

Opera in quattro atti di Giacomo Puccini.

Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica tratto dal romanzo Scènes de la vie bohème di Henri Murger.

Conducerea muzicală: Walter Attanasi (Italia)

 

Regia artistică: Arabela Tănase

Scenografia: Răsvan Drăgănescu

Concert-maestru: Dan Bozgan

Maestru de cor: Bogdan Botezatu

Pregătirea muzicală: Corina Stănescu, Maria-Cristiana Stan

Sufleur: Viorica Tomuș

Regia tehnică: Mihaela Grama

Maestru de lumini: Roberto Bujor

Machiaj: Ioana Boicea

Coafură: Oprica Ilie

 

 

Distribuţia:

Mimi – Nicoleta Ardelean (Constanța)

Musetta – Renata Vari

Rodolfo Francesco Grollo (Italia)

Marcello Ștefan Ignat (București)

Colline – Sorin Drăniceanu

Schaunard – Dan Patacă (Timișoara)

Benoit – Mircea Tudora

Alcindoro – Dan Cornescu

Parpignol – Marian Dăbuleanu

Sergent – Adrian Grădinaru

Vameş Victor Dimieru

Orchestra şi Corul Operei Române Craiova

L'azione si svolge nel 1830, a Parigi, nel Quartiere Latino.

ATTO I

E' la vigilia di Natale. Nella soffitta dove vivono, il poeta Rodolfo e il pittore Marcello soffrono la fame e il freddo. L'atmosfera viene animata solo all’arrivo degli amici e vicini, il filosofo Colline e il musicista Schaunard che portano un cesto di cibo e vino. Si sente bussare alla porta. E' Benoît, il padrone di casa venuto a reclamare l’affitto. Cercando di sviare il pensiero dal denaro, i giovani gli danno da bere e obbligano l’anziano a parlare delle vecchie avventure d'amore. Poi, fingendo di essere indignati dalla frivolezza del padrone, lo liquidano scappando, anche questa volta, senza pagare l'affitto. I giovani decidono di andare al Caffè Momus. Solo Rodolfo decide di rimanere ancora un istante per finire di scrivere un articolo di giornale. Dei timidi colpi alla porta l’interrompono. E' Mimi, la vicina di casa a cui si era spenta la candela. Scossa da un attacco di tosse, la giovane barcolla. Rodolfo le offre un posto a sedere poi, a turno, si presentano (arie di Rodolfo e Mimi). Le candele sono spente, ma la luna illumina la povera stanza. Abbracciati, Rodolfo e Mimi confessano il loro amore sbocciato improvvisamente (duetto). I due giovani vanno insieme a Caffè Momus, dove Rodolfo è atteso dagli amici aspettavano.

ATTO II

Le strade del quartiere latino sono piene di gente. Rodolfo compra per Mimì una cuffietta rosa da un commesso viaggiatore. La ragazza viene presentata ai tre amici che l’accolgono con simpatia. Si siedono tutti intorno a un tavolo del caffè. Sul marciapiede passa il venditore di giocattoli Parpignol circondato delle grida felici dei bambini. Al caffè arriva anche Musetta, una vecchia fiamma di Marcello. Indossa un abito  costoso ed elegante, in compagnia di un uomo anziano, buffo ma ricco, di nome Alcindoro. Musetta ama ancora Marcello. Il pittore, anch’egli è fortemente turbato dall’incontro. Per attirare l'attenzione, Musetta intona un valzer, mostrando tutta la sua grazia e civetteria (aria). Marcello si agita sempre più. Simulando un atroce dolore alla gamba, Musetta manda Alcindoro a comprare un altro paio di scarpe. Poi, senza esitare, si lancia tra le braccia di Marcello. Allegri e felici, i sei giovani abbandonano il caffè lasciando ad Alcindoro il conto da pagare.

ATTO III

In un’osteria alla periferia di Parigi, Mimi è venuta a cercare Marcello. Lei racconta di come il pittore Rodolfo la eviti senza motivo. Quando il poeta arriva, Mimi si nasconde. Rodolfo annuncia a Marcello di aver deciso di lasciare Mimi. Con la voce bassa e singhiozzando il giovane confessa la verità: la loro miserabile vita aggrava la malattia polmonare di Mimi e, in queste circostanze, egli considera un dovere ridarle la libertà per salvarla (duetto). Mimi esce dal nascondiglio e felicemente si getta tra le braccia del suo amante. Il loro amore è forte e sincero come al primo momento. Dalla locanda escono litigando Marcello e Musetta che si separano urlando rimproveri uno all’altro. Rodolfo e Mimì ricordano i loro giorni felici (quartetto) e rimandano la loro separazione a primavera.

ATTO IV

Ancora una volta, soli, nella piccola soffitta, Rodolfo e Marcello stanno pensando alle loro amate Mimì e Musetta. Arrivano Colline e Schaunard che non sono riusciti a trovare lavoro. Facendo buon viso a cattivo gioco i quattro giovani cercano di dimenticare la miseria che li circonda. Alla porta si presenta Musetta annunciando che Mimì è di sotto, gravemente malata e troppo debole perché sia in grado di salire le scale da sola. Rodolfo corre giù in fretta. Musetta racconta che, innamorata, Mimi voleva vedere il suo amante per l'ultima volta, perché sentiva la fine avvicinarsi. Esausta dallo sforzo, Mimi cade sul letto. Marcello e Musetta escono per vendere un paio di orecchini e riuscire comprare le medicine. Colline abbandona anche lui il suo vecchio cappotto che venderà per aiutare i suoi amici (aria). Rodolfo e Mimi ricordano i momenti felici. La povera ragazza tiene in mano la piccola cuffietta rosa. Gli amici fanno ritorno. Hanno comprato alla malata un manicotto per  scaldarle le mani, che lei desiderava da tanto tempo. Con un sorriso felice sulle labbra, e Rodolfo al suo fianco, Mimì chiude gli occhi per sempre.

 

*Grigore Constantinescu e Daniela Caraman-Fotea, Ghid de operă, Bucarest, 1971

**Ana Buga e Cristina Maria Sârbu, 4 secole de teatru muzical, Bucarest, 1999

***Ioana Ștefănescu, O istorie a muzicii universale, Vol. IV, Bucarest, 2002