Repertorio

L'Elisir D'Amore

Gaetano Donizetti

  • Premiere mondiale
  • Teatro Cannobiana din Milano, 2 mai 1832
  • L'Opera Romena Craiova Premiere
  • 26 februarie 2015
  • Tempo di Lunghezza
  • aprox. 2h, 40’ – o pauză
  • Menzioni
  • Spectacol în limba italiană cu supratitrare în limba română

Opera in due atti di Gaetano Donizetti.

Libretto di Felice Romani.


L'azione si svolge in un paese italiano alla fine del XVIII secolo.

ATTO I

I mietitori stanno riposando (Bel conforto al mietitore). Nemorino (un nome suggestivo: “piccolo nessuno”) si allontana per ammirare la bellezza di Adina e biasimando il suo amore senza speranza (Quanto è bella, quanto è cara). Adina legge ai contadini un estratto dalla leggenda di Tristano e Isotta (Della crudele Isotta). La scena viene interrotta dall'arrivo di un gruppo di soldati guidati dal sergente Belcore (Bello cuore), il quale inizia immediatamente a corteggiare Adina (Come Paride vezzoso). Dopo il ritiro dei soldati, che avevano provocato scalpore, Nemorino si rivolge ad Adina, rimasta sola, ma lei lo respinge di nuovo (Chiedi all'aura lusinghiera).

I contadini si radunano per osservare uno straniero che arriva in una strana macchina. Compare il Dottor Dulcamara (Agrodolce) (Udite! Udite!) che affascina il mondo con le sue pozioni miracolose. Sentendo il medico, Nemorino gli chiede di entrare in possesso dell'elisir della regina Isotta (Voglio dire, lo stupendo). Dulcamara, per tirarsi fuori dai guai, vende a Nemorino una bottiglia di vino di Bordeaux spacciandolo per elisir, e gli assicura che la pozione non avrà effetto fino al giorno dopo.

Nemorino si arma di coraggio, sicuro che il giorno seguente conquisterà il cuore di Adina (Esulti pur la Barbara!). Il suo comportamento fa arrabbiare Adina che accetta la proposta di matrimonio di Belcore e fissa le nozze di lì a sei giorni. Nemorino ride, sicuro che fino ad allora Adina si sarebbe innamorata di lui. Nel frattempo, Belcore riceve l’ordine di ripartire l’indomani. Nemorino prega disperatamente Adina di non sposarsi (Adina, credimi), poi implora l'aiuto del medico che era ormai andato via, suscitando la derisione del villaggio.

ATTO II

La festa è in pieno svolgimento, tutti cantano, ballano e brindino in onore della giovane coppia (Cantiamo, facciam brindisi). Dulcamara intona un’ allegra barcarola insieme alla sposa (Io son ricco e tu sei bella). Tuttavia, il cuore di Adina non è in pace perché Nemorino non è presente e quindi non può godere pienamente la vendetta.

Dopo la partenza dei festaioli, Dulcamara mangia gli avanzi della festa. Compare il triste Nemorino che vede le sue speranze deluse, credendo svanita l'ultima possibilità di comprare l'elisir. Dulcamara lo incoraggia dicendogli che se vuole ottenere un effetto più veloce, deve prendere più di una pozione (lui, nel frattempo, sarebbe già andato via). Avendo appreso che Nemorino non ha soldi, se ne va dicendogli di cercarlo quando avrà i mezzi per pagare. Nemorino è disperato non vedendo via d'uscita.

Si presenta Belcore, perplesso per la decisione di Adina di posticipare il matrimonio alla sera (La donna è un animale). Vede Nemorino e chiedendogli perché è sconvolto, apprende che egli ha bisogno di soldi e non sa dove trovarli. Belcore gli offre la soluzione: arruolarsi nell'esercito. Nemorino è pronto a sacrificarsi (Venti scundi ..., Ai perigli della guerra).

Tra le donne compare Gianetta che, piena di mistero, decide di condividere il suo segreto: lo zio di Nemorino è morto all'improvviso, lasciando una fortuna favolosa al nipote.  Nemorino diventa l'idolo di tutte le donne (Saria possibile). Intanto compare Nemorino in carne e ossa dopo aver bevuto una generosa pozione di “elisir” (Dell'elisir mirabile). Non riuscendo a spiegare il comportamento delle donne, attribuisce tutto all'effetto causato dall’elisir.

Arriva anche Adina che, stupita, vede Nemorino allontanarsi circondato da donne. Dulcamara approfitta della possibilità di dire a tutti che il successo inaspettato di Nemorino è dovuto al suo liquore e racconta ad Adina di ciò che èstato in grado di fare Nemorino solo per ottenere l'elisir e conquistare il cuore della sua amata. Adina capisce che Nemorino la ama veramente (Quanto amore). Dulcamara offre anche alla giovane la pozione miracolosa, per risolvere la situazione, ma lei riacquista la fiducia in se stessa: ha una cura migliore della pozione di Dulcamara ...

Nemorino torna ad essere solo. Avendo notato, al momento della partenza le lacrime di Adina, è convinto che anche la ragazza lo ami (Un furtiva lagrima). Adina entra in possesso del contratto di arruolamento e glielo porta, chiedendogli di non lasciare la sua terra natale (Prendi, per me sei libero). Tuttavia, non gli dichiara il suo amore. Arrabbiato, Nemorino  rifiuta. Infine, la ragazza pronuncia le parole che il giovane aveva tanto voluto sentire.

Ritorna Belcore che, incontrando la felice coppia, è costretto ad ammettere la sconfitta (Alto! Fronte!). Nel mondo ci sono abbastanza donne anche per lui. Nel frattempo, Dulcamara si appresta a partire, non prima di aver venduto il suo elisir ai tutti gli abitanti del villaggio (Ei corregge ogni difetto), vedendo in Adina e Nemorino la prova del suo potere. La coppia d’innamorati e gli abitanti del villaggio - ad eccezione di Belcore – salutano il dottore con gratitudine.

 

* Testo realizzato da András Ádám Kürthy