La stagione

Bărbierul din Sevilla

Gioachino Rossini

  • Premiere mondiale
  • Teatro Argentina din Roma, 20 februarie 1816
  • L'Opera Romena Craiova Premiere
  • 11 octombrie 2012
  • Tempo di Lunghezza
  • 2h, 30’ – o pauză
  • Menzioni
  • Spectacol în limba italiană cu supratitrare în limba română

Opera buffa in tre atti di Gioachino Rossini.

Libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima di Pierre Augustin Beaumarchais.

Spectacol susținut de Opera Română Craiova pe scena Cercului Militar

 

Distribuția:

Contele Almaviva  Marco Puggioni

Bartolo – Ioan Cherata 

Rosina  Biljana Josifov

Figaro  Jorge Alvarez

Don Basilio  Ioan Toma

Marcellina (Berta)  Dominika Zamara

Fiorello/Ofițerul  Dragoș Drăniceanu

Ambrogio  Daniel Cornescu

Notarul – Florian Țugui

                      

Acompaniază la clavecin: Corina Stănescu

Orchestra și Corul  Operei Române Craiova

Conducerea muzicală: Linus Lerner 

 

Regia artistică: Arabela Tănase

Scenografia: Răsvan Drăgănescu


 

Bilete online:

https://iticket.ro/event/barbierul-din-sevilla-opera

și la agenția de bilete a Operei Române Craiova de la Sala Polivalentă, Bulevardul Ilie Balaci nr. 6, 0351.442.471, agentiadebilete@operacraiova.ro

 

L'azione si svolge a Siviglia, nel XVIII secolo.

ATTO I

Nell’oscurità delle tenebre il Conte Almaviva, accompagnato da alcuni musicisti, intona una serenata sotto la finestra di una casa. Nessuna risposta. Deluso, il conte paga i musicisti, i quali si ritirano confusamente. Il sole sta sorgendo e con esso comincia il suo lavoro anche l’allegro Figaro, barbiere, farmacista, musicista e poeta, amato da tutta la città (cavatina). Almaviva gli racconta di come si è innamorato della bella Rosina, che, però, non può raggiungere a causa di un tutore anziano che la sorveglia gelosamente, chiedendogli aiuto. La porta del balcone si apre e Rosina riesce a mandare un biglietto al conte. Preoccupato per l’atteggiamento della ragazza, il dottor Bartolo, suo tutore, va a trovare il maestro di musica Basilio, assunto per preparare il matrimonio con Rosina. Su iniziativa di Figaro, con l’accompagnamento di una chitarra, Almaviva canta a Rosina un’altra serenata in cui le dice che il suo nome è “Lindoro”, che l’ama appassionatamente e vuole sposarla. Per facilitare l’incontro tra i due, Figaro elabora un piano ingegnoso. Il conte indosserà l’uniforme militare, fingerà di essere ubriaco e busserà alla porta della casa del dottor Bartolo con un biglietto scritto sul foglio di un taccuino.

ATTO II

A casa, Rosina aspetta Figaro,  ansiosa di mandare con l’aiuto del barbiere un altro biglietto all’uomo presentatosi come Lindoro (aria). Appare Figaro che, però, è costretto a nascondersi udendo la voce del medico che rientra con Don Basilio. Quest'ultimo informa il vecchio che Almaviva è arrivato in città. Don Basilio cerca di convincere Bartolo ad usare l’arte della diffamazione contro l’indesiderato ospite (aria). Approfittando di un momento propizio, Figaro assicura Rosina della sincerità dei sentimenti di Lindoro (duetto). Notando il disordine sulla scrivania e la mancanza di un foglio dal taccuino, tutto sporco d’inchiostro - come il dito di Rosina - Bartolo fa su tutte le furie. Con rabbia, minaccia di inasprire ancora di più la sorveglianza e d’isolare la sua protetta (aria).

Si ode bussare alla porta. La cameriera Berta apre e in casa entra un soldato che, barcollando e con un forte odore  di alcol, chiede al dottore ospitalità. Bartolo cerca di cacciarlo via, scoppia una lite, e il tumulto attira le guardie. Il Conte Almaviva, ossia il "soldato ubriaco" che aveva causato tutto il trambusto, rivela la propria identità e viene lasciato libero di andare, tra lo stupore dei presenti (quintetto e finale).

ATTO III

Il Conte Almaviva fa un altro tentativo di penetrare nella casa del dottor Bartolo per parlare con Rosina. Questa volta ci va sotto le spoglie di un insegnante di musica, allievo di Don Basilio, "mandato" dal presunto malato a far lezione a Rosina al posto suo (duetto). Curioso e sospettoso, Bartolo assiste alla lezione (aria di Rosina). Figaro arriva e cerca di sbrogliare la situazione. Le cose si complicano con la comparsa di Don Basilio che, tuttavia, viene subito messo a tacere con una borsa piena di monete d'oro (quintetto). Mentre Figaro fa la barba a Bartolo, Almaviva ha finalmente la possibilità di scambiare qualche parola con Rosina, che risponde sinceramente al suo amore e acconsente a diventare sua moglie. Rendendosi conto di essere stato ingannato, Bartolo caccia fuori i due intrusi e decide di chiamare il notaio per officiare, quella sera stessa, le sue nozze con Rosina. Berta, la cameriera, si mostra del tutto scontenta riguardo alle intenzioni del vecchio padrone (aria). Attraverso una lettera che il Conte stesso aveva dato a Bartolo, il medico riesce a convincere Rosina che il barbiere e "Lindoro" vogliono imbrogliarla, facendola diventare la moglie di un tale Conte Almaviva. Delusa e infelice, la giovane donna confidaal suo tutore che è pronta a fuggire dal balcone quella stessa notte. Spaventato, Bartolo va in fretta a chiedere aiuto alle guardie. E' già buio e la tempesta si scatena. Secondo il piano,  Almaviva e Figaro entrano in casa, a mezzanotte, salendo da una scala appoggiata al balcone. Rosina li aspetta. La meraviglia e la gioia quando scopre che sotto il manto di "Lindoro" c’è il Conte Almaviva, non conoscono limiti; quest’ultimo, in ginocchio, le  offre tutto il suo amore, la sua fortuna e il suo nome (tripletta). Basilio, come concordato con Bartolo arriva accompagnato da un notaio. Corrotto questa volta con un anello d'oro, egli accetta di essere testimone al matrimonio tra il conte e Rosina. Bartolo, che arriva troppo tardi, non può far altro che consolarsi con il pensiero che Almaviva rinunci infine alla dote di Rosina.

 

*Grigore Constantinescu e Daniela Caraman-Fotea, Ghid de operă, Bucarest, 1971

**Ana Buga e Cristina Maria Sârbu, 4 secole de teatru muzical, Bucarest, 1999

***Ioana Ștefănescu, O istorie a muzicii universale, Vol. IV, Bucarest, 2002