Carmen
Georges Bizet
- Premiere mondiale
- Opéra Comique din Paris, 3 martie 1875
- L'Opera Romena Craiova Premiere
- 19 octombrie 2002
- Tempo di Lunghezza
- aprox. 3h – două pauze
- Menzioni
- Spectacol în limba franceză cu supratitrare în limba română
Opera in quattro atti di Georges Bizet.
Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy basato sulla novella omonima di Prosper Mérimée.
L'azione si svolge a Siviglia, all'inizio del XIX secolo.
ATTO I
In un mercato di Siviglia, non lontano da una fabbrica di sigarette, i soldati delle guardie guardano annoiati la frenesia della folla. Appare la giovane contadina Micaela che cerca Don José, il quale arriverà per il prossimo turno di guardia. Micaela se ne va per ritornare più tardi. Alcuni squilli di tromba annunciano la sostituzione delle guardie, attirando l'attenzione dei passanti. Subito il mercato si riempie delle operaie della fabbrica di sigarette, tra cui Carmen, la bella gitana, sempre circondata da ammiratori (aria - Habanera). L'unico che non le presta attenzione è il soldato Don José che non è colpito né dal canto della ragazza né dalla danza piena di ardore di cui dà prova. Tuttavia prima di tornare alla fabbrica, Carmen getta un fiore a Don José, il quale stupito per l'audacia ma anche per una bellezza che solo ora aveva notato, non può fare a meno di raccoglierlo. Micaela ritorna e trova Don José solo e pensieroso. Gli porta notizie di sua madre, che vive da sola in un villaggio vicino, e i ricordi della sua terra risvegliano nell'anima di Don José sentimenti di nostalgia e di amore (duetto). Dopo che la ragazza è andata via, Don José si sente determinato a realizzare il desiderio di sua madre, cioè sposare Micaela.
Dal cortile della fabbrica si odono delle urla. Carmen ha colpito con un coltello una delle operaie, scoppia lo scandalo. Il capitano Zuniga ordina a Don José di arrestare la colpevole. Con le mani legate, Carmen parla, canta e danza (aria - Seguidilla), usa tutto il suo fascino per conquistare il giovane soldato che, infine, la lascia andare. Il piano è quello d’incontrarsi, più tardi, all’osteria di Lillas Pastia. Per negligenza al dovere, però, Don José viene arrestato.
ATTO II
All’osteria di Lillas Pastia, la festa è in pieno svolgimento (Canzone gitana). Entra il torero Escamillo, festeggiato per la sua ultima vittoria, e parla della sua vita piena di pericoli, ma anche della gioia di vincere tra gli applausi della folla (aria). Escamillo è affascinato dalla bella Carmen, ma le sue dichiarazioni d'amore vengono respinte con freddezza. Per ora Carmen rimane fedele a Don José, lo aspetterà ancora. Questo è anche il motivo per cui rifiuta di accompagnare gli amici contrabbandieri, pronti a percorrere sentieri di montagna ancora nascosti (quintetto). In lontananza si ode il fervido richiamo di Don José. Carmen, eccitata, canta e balla solo per lui. Lo squillo della tromba che richiama i soldati in caserma la interrompe. Furiosa, Carmen caccia il giovane soldato, ironizzando sul suo senso del dovere. Don José tira fuori dal petto il fiore che Carmen gli aveva lanciato in occasione del loro primo incontro, era sbiadito ma lo aveva accompagnato anche tra le mura della prigione; le dichiara, così, il suo amore appassionato e sincero (aria). Carmen approfitta di questo momento di debolezza e gli propone di lasciare l'esercito per diventare un disertore e vivere al suo fianco. Indignato da questa proposta, Don Josè decide di lasciarla, ma fuori della taverna incontra Zuniga, tornato per Carmencita. Accecato dalla gelosia, Don Josè tira fuori la spada contro il suo superiore. Vengono subito chiamati i contrabbandieri che riescono a separarli. Per Don José ora esiste solo una possibilità: fuggire con Carmen ed i suoi amici, con i quali, se pur fuorilegge riuscirà a restare in libertà (scena e coro).
ATTO III
Al calar della notte, Frasquita, Mercèdès, Don José, Dancairo, Remendado e altri contrabbandieri attraversano cautamente un valico tra le montagne. Percependo che i sentimenti di Carmen nei suoi confronti sono cambiati, Don José soffre terribilmente nelle vesti di disertore e contrabbandiere. I sentimenti di Carmen, infatti, si dirigono ora verso l’impavido Escamillo. Desiderosa di essere di nuovo libera, suggerisce a Don José di rinunciare al quel modo di vivere e di andarsene; ma quest’ultimo, in un violento scatto di rabbia e gelosia, la minaccia di morte.
Carmen interroga le carte, le quali predicono la morte (aria delle carte). Arriva Micaela che, fedele al suo amore, è riuscita a raggiungere quei posti sperduti per salvare Don José (aria). Spaventata dai passi che si avvicinano, si nasconde. Arriva anche Escamillo spinto dalla sua passione per Carmen. Tra lui e Don José si scatena un duello, ma Carmen interviene. Escamillo, soddisfatto, parte e invita tutti alla prossima corrida a Siviglia. Micaela viene scoperta. Don José deve seguirla poiché sua madre sta morendo.
ATTO IV
E' giorno di festa a Siviglia, la folla si prepara a sostenere Escamillo nella corrida. Egli appare sorridente accanto a Carmen, la quale gli ha promesso amore in caso di vittoria. Dopo che il torero ha fatto il suo ingresso nell'arena, Carmen, non prestando ascolto ai consigli che le vengono dati, accetta di parlare per l'ultima volta con Don José. Quest’ultimo cerca con tutti i mezzi - dalla dichiarazione d'amore fino alla minaccia di morte - di convincere Carmen a tornare con lui.
Carmen lo respinge con disprezzo e rabbia, vuole andar via al più presto per raggiungere la folla di spettatori che incoraggiava Escamillo, così gli butta in faccia l'anello che lui le aveva donato. Don José, fuori di sé dalla gelosia la uccide con una pugnalata, poi confessa il suo delitto davanti a tutti.
*Grigore Constantinescu e Daniela Caraman-Fotea, Ghid de operă, Bucarest, 1971
**Ana Buga e Cristina Maria Sârbu, 4 secole de teatru muzical, Bucarest, 1999
***Ioana Ștefănescu, O istorie a muzicii universale, Vol. IV, Bucarest, 2002