La stagione

Cenușăreasa

Dumitru Capoianu

  • L'Opera Romena Craiova Premiere
  • 29 octombrie 2012
  • Tempo di Lunghezza
  • aprox. 2h – o pauză
  • Menzioni
  • Spectacol în limba română

Musical in due atti di Dumitru Capoianu.

Storia (libretto) di Charles Perrault pubblicata  in Histoires ou Contes du temps passé in1697.

Versione romena del libretto: Ion Lucian e Virgil Puicea.

Spectacol susținut de Opera Română Craiova pe scena Cercului Militar

 

Regie artistică: Migry Avram Nicolau 

Asistent regie artistică: Arabela Tănase         

Scenografie: Sorin Novac  +

Asistent scenografie: Răsvan Drăgănescu                              

Coregrafie: Emilian Barteș   +

Asistent coregrafie: Olguța Ilie                          

Sufleur: Viorica Tomuș     

Regie tehnică: Iulian Tudosie     

Sonorizare: Sorin Tican, Victor Valeriu Mihai

Maestru de lumini: Roberto Bujor

Machiaj: Andra Stanciu

Coafură: Ioana Boicea

 

Distribuţia:

Cenușăreasa - Anca Țecu

Zâna cea bună - Amina Almahadin

 Mama - Edith Mag

Judith – Andreea Enache

Edith - Laura Dumitrescu

Ministrul - Alexandru Petre

Prințul – Laurențiu Nicu

Valetul Chiț - Chiț - Teodor Ispas

 

Baletul Operei Române Craiova

Cenerentola (Cendrillon in francese) è un racconto popolare che incarna il mito dell’oppressione ingiusta seguita dal trionfo e dalla ricompensa. In tutto il mondo, si conoscono migliaia di varianti del racconto. Il personaggio principale è una giovane ragazza che vive in una situazione di cattività, la cui fortuna cambia. La parola cenerentola, per analogia, significa “persona le cui qualità sono riconosciute”, o “ che riceve il riconoscimento dopo un periodo di oscurità e di abbandono.” La storia di Cenerentola influenza la cultura popolare internazionale, essendo trasformata in altre opere artistiche tramite elementi di azione, allusioni e differenti motivi.

La più antica versione europea del tema di Cenerentola è intitolata “La Gatta Cenerentola” e appare nel libro “Il Pentamerone" dell’italiano Giambattista Basile, nel 1635. Questa è la base per le successive versioni pubblicate dallo scrittore francese Charles Perrault e dai fratelli Grimm. (Nella versione dei Grimm, non vi è alcuna fata madrina, ma lo spirito della madre vera è rappresentato da due uccelli sull’albero accanto alla tomba della madre).

Una delle versioni più popolari del racconto è stata scritta da Charles Perrault nel 1697. La popolarità della sua storia è dovuta al fatto che  Perrault ha aggiunto nella storia tre nuovi elementi: la zucca, la fata madrina e le scarpette di cristallo. Gli anglofoni credevano che nella versione di Perrault, Cenerentola indossasse degli stivali di pelliccia (pantoufle en vair), e che, quando la storia fu tradotta in inglese, vair (pelliccia) è stato scambiato per verre (vetro), e la storia rimase così. La teoria degli stivali di pelliccia è, però, stata smentita.

Un'altra versione è stata scritta dai celebri fratelli Jacob e Wilhelm Grimm nel XIX secolo. La storia si chiama “Aschenputtel”, dove l’aiuto del fato giunge dall'albero accanto la tomba della madre. In questa versione, le sorellastre cercano di ingannare il principe, modificando il piede per adattarlo alla scarpa. Il principe viene informato da due piccioni che cavano gli occhi delle La morale della storia riguarda, innanzitutto, la bellezza rappresentata come un tesoro, a cui si accompagna la gentilezza come valore inestimabile. Senza di essa, nulla è possibile, mentre con essa, tutto si può fare.

Tuttavia, la seconda morale della storia attenua la prima e rivela la critica di Perrault: “Un’altra morale: senza dubbio è un grande vantaggio avere l'intelligenza, il coraggio, la cortesia e il buon senso. I talenti vengono solo dal cielo ed è bene averli. Eppure, anche con tutte queste virtù il successo sperato potrebbe non arrivare senza la benedizione di un padrino o di una madrina.” Nel corso del tempo, la storia di Cenerentola ha fatto da base a lavori di un certo livello, in ambiti quali: l’opera, il balletto sul ghiaccio, il teatro, la pantomima, il cinema e la televisione.

ATTO I

Cenerentola è una bella ragazza che rimane sola al mondo e va a vivere con la sua matrigna, dalla quale è esclusa dalla famiglia, diventando serva nella propria casa. In occasione del ballo, la matrigna le vieta d’indossare i suoi abiti più belli che offre, invece, alle sue due figlie; in questo modo saranno le più belle al ballo del palazzo e potranno riuscire a impressionare il principe. Rimasta sola nella sua amarezza, alla ragazza compare la fata madrina che riesce a renderla bellissima per il ballo che sta per iniziare. Così ordina al maggiordomo, che non è altri che un topo, di portare a Cenerentola l’elegante vestito da ballo; intanto trasforma la “zucca sotto il portico” in una “una meravigliosa carrozza”, le due lucertole che dimoravano tra le “travi della fontana” in “due cavalli attaccati alla carrozza" e il “vecchio corvo che ha il suo nido su un albero del giardino" “un bravo cocchiere” che porterà Cenerentola al ballo del palazzo.

ATTO II

Arrivati ​​al ballo, la sua bellezza non passa inosservata. Tutti l’ammirano e trovano interessante e insolito che avesse un paio di scarpe di cristallo, qualcosa che nessuno aveva mai visto prima. Il principe la guarda, affascinato dalla sua bellezza, e danza con lei tutta la notte; di conseguenza tutte le ragazze presenti che cercavano di conquistarlo, non hanno più alcuna possibilità, poiché i suoi occhi erano sono ora solo per una persona. Cenerentola non riesce a credere di essere diventata in quel modo, ma fata madrina aveva raccomandato alla ragazza di tornare a casa entro mezzanotte, quando tutto sarebbe tornato alla normalità: il cocchiere tornerà corvo, i cavalli lucertole, la carrozza zucca e il maggiordomo sarà di nuovo un topo.

I due si innamorano, trascorrono tutta la serata insieme, nessuno era in grado di separarli, ma l'orologio comincia a battere la mezzanotte: è l’ora di tornare a casa.

Cenerentola lascia in fretta il palazzo insieme al maggiordomo, e perde una scarpa.

Il giorno successivo il principe inizia a cercare la ragazza che aveva perso la scarpetta, deciso a sposare colei che  l’avrebbe calzata.

Dopo aver vagato per tutto il regno, finalmente trova la proprietaria della scarpa, e i due si sposano e vivono felici e contenti.

 

* Programma della riproduzione dello spettacolo del 29 ottobre 2012